Afidi Rimedi Naturali: Prevenzione e cura per Eliminare Afidi e Pidocchi delle Piante

Afidi o Pidocchi delle Piante

Gli afidi o pidocchi che attaccano le nostre piante rappresentano sicuramente una delle più grandi preoccupazioni per chi coltiva indoor e outdoor. E' quindi di fondamentale importanza il controllo visivo e il monitoraggio frequente di tutti gli esemplari coltivati, per poter individuare il problema e impedire l'infestazione; tuttavia, è estremamente importante anche il monitoraggio a fini preventivi.

In questo articolo parleremo proprio di come prevenire ed eliminare gli afidi, conosciuti come i pidocchi delle piante, sia con metodi tradizionali (prodotti chimici) sia con rimedi e prodotti naturali, realizzabili facilmente in casa o - per chi desidera la praticità - acquistabili anche online o presso i negozi specializzati.

Indice


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Afidi o pidocchi delle piante: cosa sono e che aspetto hanno?

Tra i tanti parassiti che attaccano normalmente le piante troviamo gli afidi, chiamati anche pidocchi delle piante, ovvero piccoli insetti - dal corpo morbido e a forma di pera - di cui troviamo centinaia di specie diverse, che hanno quindi caratteristiche differenti, ma tutti accomunati dalla pericolosità per le nostre piante, in particolare quelle ornamentali (di tutti i tipi) e tutte le tipologie di coltivazioni. Per questo quello dei pidocchi delle piante è un problema molto comune. Gli afidi sono lunghi da 1 a 3 mm circa, il colore del corpo varia a seconda della famiglia specifica cui appartengono e può andare dal giallo al verde e dal marrone al nero, pertanto non è proprio così banali riconoscerli immediatamente.

Alcuni di questi pidocchi delle piante hanno le ali e sono ricoperti da uno strato di cera lanosa, che realizzano loro stessi, attraverso la tessitura della loro secrezione. Il problema principale degli afidi alati è la loro grande capacità di voltare da una pianta all’altra e di danneggiare, quindi, grandi piantagioni in poco tempo. Gli afidi che hanno perso le ali, invece (i quali prendono il nome di attere) si focalizzano sulla riproduzione e proprio per questo riescono a generare grandissime colonie di pericolosi pidocchi in poco tempo.

Una delle caratteristiche principali degli afidi – che consente di riconoscerli più facilmente e di distinguerli rispetto agli altri parassiti – è la presenza di una coppia di corni presenti sulla parte posteriore dell'addome.

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Quanto è comune questo parassita?

Gli afidi sono parassiti nocivi comuni.


Dove sono?

Dove si trovano gli afidi e cosa fanno alla pianta?

Gli afidi delle piante – proprio al pari di molti altri parassiti come la mosca bianca - tendono a colonizzare i gambi e la parte inferiore delle foglie; è possibile accorgersi della loro presenza grazie al loro colore intenso che spesso contrasta nettamente con il colore verde della pianta. Altre famiglie di afidi, invece, tendono a mimetizzarsi tra le foglie e – in questo caso - più difficile individuarli e accorgersi della loro presenza.

Ma come si comportano questi insetti? Cosa fanno esattamente alla pianta?
I pidocchi che attaccano le piante sono dotati di una bocca dotata di un apparato in grado di succhiare la linfa delle piante e contemporaneamente di rilasciare – nel tessuto stesso del vegetale – una particolare saliva che induce la pianta a formare delle protuberanze, le quali – a loro volta – proteggono le colonie di insetti fornendo loro nutrimento. Questa intensa attività messa in moto dai pidocchi sulle piante comporta anche la produzione di melata, generata in seguito allo scarto della linfa zuccherina di cui si nutrono questi insetti, che comporta la diffusione di gocce di zucchero, le quali invadono progressivamente tutta la pianta, favorendo - di conseguenza - anche la formazione di funghi pericolosi e impedendo la corretta attività di fotosintesi clorofilliana.

Ma non è tutto, perché la melata diventa anche cibo appetitoso per altre tipologie di insetti potenzialmente pericolosi per le piante, come ad esempio le api e formiche, che si nutrono delle gocce di zucchero indebolendo ulteriormente la pianta.


Aspetto

Come si riproducono?

I pidocchi delle piante preferiscono i climi caldi e miti, con temperature che oscillano tra i 18 e i 26 gradi centigradi, e optano – in particolare – per gli ambienti secchi. Per contenere la proliferazione di afidi, è bene ricordare che questi pidocchi temono la pioggia, il vento e – più in generale – le basse temperature; pertanto sarà più facile trovarli nei luoghi e nei climi più tiepidi, in particolare dalla primavera all’estate, e meno nei periodi caratterizzati da temperature rigide.

Gli afidi sono degli insetti tanto pericolosi e nefasti quanto resistenti e capaci di riprodursi. In particolare, i pidocchi delle piante ricorrono al cosiddetto "inscatolamento delle generazioni", un processo che permette alla femmina di custodire al suo interno delle figlie già formate, le quali - a loro volta e già prima di nascere - contengono altri insetti in fase embrionale. Questi – una volta partoriti dalle madri – sono già in grado di comportarsi come normali afidi adulti, pertanto attaccheranno immediatamente la pianta per nutrirsi indebolendola ancora di più.

Un altro punto di forza dei pidocchi delle piante risiede – come prevedibile dal loro comportamento sui vegetali – dalla loro grande capacità di adattamento all’ambiente, in particolare quando il clima è mite. Molte famiglie di afidi, infatti, riescono spesso a resistere anche all’azione esercitata dagli insetticidi, sia quelli naturali che quelli tradizionali. Tuttavia, per fortuna, esistono numerosi insetti antagonisti che gli afidi temono profondamente, grazie ai quali è possibile ricorrere per contenere la proliferazione e per poi riuscire progressivamente a debellare questi insetti.


Cosa provoca alla pianta

Cosa provoca alla pianta?

Gli afidi si nutrono dei succhi delle piante forando le foglie e aspirando dalla bocca a cannuccia la linfa dai gambi, dai rami e dalle foglie. Per ottenere una quantità sufficente di proteine per prosperare gli afidi aspirano molta linfa, raffinano la proteina ed espellono una soluzione zuccherina chiamata "melata". Questo composto raffinato e concentrato attrae le formiche che si alleano con gli afidi proteggendoli dai predatori. La melata crea un substrato ideale per la crescita della fumaggine, che causa necrosi di parti della foglia. Le piante attaccate da afidi presentano foglie arricciate, appassimento della pianta e una produzione di fiori e frutti ritardata, per arrivare poi ad un declino generale della pianta. Sono portatori di virus, batteri e funghi e possono provocare velocemente un'epidemia.


Come prevenire l'infestazione

Adifi o pidocchi delle piante: la prevenzione

I mesi più importanti per la prevenzione contro i pidocchi delle piante sono quelli aprile e maggio, ovvero il periodo primaverile, momento in cui questi pericolosi insetti sono particolarmente forti e resistenti.

Per poter prevenire la presenza e la diffusione degli afidi, è bene sapere che i pidocchi delle piante sono trasportati dall'aria per parte del loro ciclo vitale, pertanto - nel caso delle coltivazioni indoor ad esempio - un sottile filtro nella presa d'aria in entrata aiuta a tenerli lontani dalla vostra area di coltivazione. Per assicurarvi di creare una ambiente a loro ostile, pulite a fondo prima di cominciare una coltivazione indoor e controllate periodicamente i gambi e la parte inferiore delle foglie.

Ricordate sempre che la maggior parte degli afidi provoca il danno maggiore quando le temperature sono tiepide (18-26°C) – ovvero quando trovano il loro habitat ideale anche per riprodursi, come abbiamo visto sopra, - e sono molto difficili da controllare, perché le foglie arricciate e molto grandi li riparano dagli insetticidi o dai nemici naturali.

Un modo per prevenire l’insorgenza e la diffusione di afidi è controllare costantemente la vostra coltivazione e il vostro giardino outdoor, in particolare in corrispondenza dei bordi controvento, e prevedere la presenza di nemici naturali, come le coccinelle e i neurotteri, che contrastano efficacemente e in modo naturale la riproduzione dei pidocchi delle piante.

In linea generale, è possibile affermare che un controllo costante della coltivazione e la presenza di deterrenti e nemici naturali è in grado di contrastare la riproduzione e la diffusione della popolazione di afidi, che -in alcuni casi - può essere facilmente ridotta senza bisogno di trattamento. Nella coltivazione indoor - e per una prevenzione ulteriore - è consigliato un trattamento con prodotti naturali (senza pesticidi) come Agrobacterias Protect Killer, K-Directina o uno Spray Biofortificante.


Eliminare i parassiti

Come eliminare gli afidi o pidocchi delle piante con i rimedi naturali

I rimedi naturali contro gli afidi possono essere attuati con grande efficacia soprattutto all’inizio, nel momento in cui ci si accorge del problema oppure come trattamento preventivo. Prima di trattare gli afidi è importante verificare la presenza di formiche, perché è molto più difficile controllare gli afidi quando queste sono presenti, pertanto – prima di poter attuare qualsiasi trattamento - vanno prima eliminate.

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Il primo passo da compiere, come sempre, è provvedere a pulire le foglie manualmente, in modo da rimuovere gli insetti, e tagliare le parti della pianta già colonizzate. Quando l'infestazione di afidi è minima, è possibile spruzzare via gli afidi semplicemente con acqua fredda, questa soluzione è particolarmente efficace soprattutto nelle coltivazioni outdoor. In seconda battuta, se l’infestazione è ancora contenuta, si può ricorrere ad al alcuni rimedi naturali.

Ad esempio, uno dei sistemi più utilizzati contro i pidocchi delle piante è il macerato di ortica (ma anche quello di aglio, peperoncino o tabacco, che sono dei repellenti naturali in grado di infastidire questi insetti), una tecnica molto usata anche nel mondo dell’agricoltura biologica, che offre i suoi vantaggi, a patto che venga effettuato più volte. Per agevolare e semplificare il trattamento, è possibile ricorrere ad uno dei macerati di ortica presenti comunemente in commercio.

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Un altro rimedio naturale – sempre nei casi in cui la presenza degli afidi è piuttosto contenuta – consiste nell’utilizzare il sapone di Marsiglia: basta mettere delle piccole scaglie di sapone di Marsiglia e dell’acqua all’interno di uno spruzzino, quindi agitare e spruzzare direttamente sulle foglie. Con questo semplice trattamento, gli afidi tenderanno ad infastidirsi e, quindi, allontanarsi dalla pianta.

Un ulteriore rimedio naturale da poter utilizzare per contrastare in modo naturale la diffusione degli afidi è l’olio di Neem, insetticida naturale che funziona efficacemente anche contro la recidiva.

In particolare, all’interno delle coltivazioni e dei giardini indoor, luoghi dove gli afidi hanno vita più facile grazie al clima artificiale e alla mancanza di predatori naturali - la situazione è un po’ più complicata, perché la natura ci viene poco in aiuto; anche in questi casi però è possibile intervenire in modo molto simile a quanto già visto sopra, nei seguenti modi:

  1. Introdurre nell'area di coltivazione dei predatori naturali come le coccinelle.
  2. Gli afidi sono molto soggetti alle malattie fungine quando è umido, intere colonie possono essere uccise da questi patogeni, quando si creano le condizioni giuste.
  3. Nebulizzare sotto le foglie una soluzione di acqua con aglio e chiodi di garofano.
  4. Pulire le piante delicatamente con un aspirapolvere e applicare il sapone vegetale alla citronella.
  5. Utilizzare uno dei prodotti tradizionali contro gli insetti secondo i metodi indicati dal produttore.

Se l'infestazione è già in stato avanzato, infatti, è opportuno ricorrere ad insetticidi a base di Piretrine, prodotti che vanno utilizzati solo dopo un’apposita diluizione, preferibilmente la sera/a luce spenta, quando il principio attivo è più efficace.

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